Metodo di produzione agricola che non fa uso di prodotti chimici di sintesi, per mantenere l’equilibrio naturale di fertilità del terreno e habitat ideale per flora e fauna.
L’evoluzione dei birrifici artigianali ha segnato una chiara tendenza al rafforzamento del legame tra territorio e la birra, che manca in Italia ormai da diversi decenni, da quando gli storici produttori nazionali hanno lasciato spazio all’avvento dei produttori multinazionali.
Il simbolo del legame tra birra e territorio, e del carattere identitario che tale prodotto può assumere, è oggi ben rappresentato dall’azienda agricola MOU con la produzione di birre artigianali utilizzando in parte materie prime coltivate nel territorio ( o monti prenestini).
Di primaria importanza è anche il carattere sociale delle produzioni agricole, che crea un clima lavorativo, di collaborazione e appartenenza tra l’azienda e i cittadini che mettono a disposizione le terre, anche incolte. La birra si inserisce nel contesto territoriale non solo come prodotto “agricolo” ma anche come prodotto “culturale” , creando così un legame tra prodotto finito e territorio e conferendo al prodotto un’immagine di qualità e naturalità.
MOU coltiva il farro antico monococco, di cui sono ormai note le preziose caratteristiche nutrizionali, l’orzo distico da trasformare in malto ed un piccolo luppoleto.
Potresti incontrare un cartello come questo nel territorio dei Monti Prenestini.
Significa che stai vedendo un campo coltivato da MOU, dove abbiamo seminato orzo distico o farro antico monococco, materie prime che trasformeremo in birra agricola.
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